IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Visto l' articolo 121 della Costituzione (come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1 );
Vista la legge regionale 14 dicembre 1989, n. 74 ;
Visto l' articolo 96 della legge regionale 26 aprile 2000, n. 44 ;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 59 - 14215 del 29 novembre 2004
emana
il seguente regolamento:
(Art. 3)
1. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALL'ISTANZA PER LA COSTRUZIONE DI NUOVI IMPIANTI A FUNE (art. 2):
1.1 Progetto definitivo comprendente le seguenti relazioni ed elaborati grafici:
a) Relazione tecnico - illustrativa di presentazione dell'intervento che specifichi la tipologia e le principali caratteristiche tecniche dell'impianto, la relativa funzionalita' (di arroccamento, di collegamento, ecc.), la motivazione del progetto, i risultati attesi e la ricaduta in termini economico - turistici dell'opera, l'inserimento dello stesso nell'ambito dell'area sciabile, l'eventuale esigenza di realizzazione di nuove piste da discesa o di modifica di piste esistenti funzionali all'impianto, l'adeguatezza dei servizi di supporto (dotazione di servizi igienici e di punti di ristoro eventualmente presenti nell'area), relativa ubicazione su planimetria, l'adeguatezza dell'accessibilita' viaria e della dotazione di parcheggi, la dotazione di strutture ricettive e di impianti turistici complementari.
b) Relazione forestale, di recupero, mitigazione e, ove prevista, compensazione ambientale ai sensi delle leggi regionali n. 45/89 e 2 novembre 1982, n. 32 (Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale) e con riferimento ai contenuti di tutela paesaggistica di cui al d.lgs. 22.1.2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell' articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 ), che descriva lo stato dei luoghi, il profilo pedogenetico del suolo, la copertura vegetale con preciso riferimento alla/e fitocenosi presente/i; se la superficie e' anche solo parzialmente dotata di copertura arbustiva e/o arborea, sara' illustrata dettagliatamente la stazione forestale interessata, con specifico riferimento alle caratteristiche selvicolturali ed ai parametri dendro-auxometrici della formazione coinvolta; nel caso di fustaia dovra' essere indicato il numero delle piante da abbattere, suddiviso per classi diametriche e di altezza; nel caso di governo a ceduo dovra' essere realizzata un'area di saggio; dovra' essere indicata l'estensione delle superfici delle quali si prevede lo scotico e la relativa pendenza; dovranno essere descritte le opere che si intendono eseguire con precisa indicazione dei materiali impiegati, colori, ecc., per la realizzazione dell'impianto e dovranno essere dettagliatamente descritte le tecniche e i materiali per il recupero, la sistemazione e l'inserimento paesaggistico e ambientale della zona interessata dall'intervento (inerbimenti, messe a dimora, specie vegetali, opere di ingegneria naturalistica, ecc.) e dovranno essere definiti i tempi di attuazione dei lavori di ripristino e quantificati, per i soggetti privati, i movimenti terra, le relative opere di sostegno e gli interventi di recupero e mitigazione ambientale.
c) Relazione nivologica di analisi delle caratteristiche morfologiche, clivometriche, vegetazionali e nivo - meteorologiche predisponenti il distacco di valanghe nell'area interessata dall'impianto e in un suo intorno significativo; la relazione dovra' attestare che la zona interessata dall'impianto risulta immune, per ubicazione naturale, dalla possibilita' di danni causati dalla caduta di valanghe, o che comunque lo sia per effetto di idonee opere di protezione o speciali modalita' costruttive o gestionali, delle quali dovra' essere presentato il relativo progetto definitivo, in relazione ad una valanga di progetto con tempo di ritorno centennale. Alla relazione deve essere allegata, oltre ad una copia di eventuali studi o relazioni nivologiche pregresse riguardanti l'area dell'impianto, una cartografia delle valanghe, in scala non inferiore al rapporto 1:5.000, estesa alle aree di possibile influenza, riferita alla massima estensione desunta da fotointerpretazione di immagini aeree, indagini di terreno, informazioni orali o d'archivio su eventi storici. La pericolosita' da valanga nell'area dell'impianto potra' essere definita anche attraverso l'impiego di modelli matematici di dinamica delle valanghe validati scientificamente in relazione ad un evento valanghivo di progetto con tempo di ritorno centennale.
d) Relazione geologica e geotecnica con allegati gli elaborati cartografici che illustrino le condizioni geologiche, geomorfologiche locali, nonche' la compatibilita' dell'intervento con la stabilita' dell'area interessata, quantitativamente calcolata ai sensi del D.M. 11.3.1988 (Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilita' dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione),tramite caratterizzazione geotecnica e geomeccanica dei litotipi presenti e relative verifiche di stabilita'. Dette caratterizzazioni dovranno essere eseguite con metodologie specifiche, a seconda dei casi, della meccanica dei terreni e delle rocce.
e) Relazione di inquadramento urbanistico (illustrazione della strumentazione urbanistica, norme di attuazione, estratti di mappa catastale e di P.R.G., studi geologici, planimetrie e disposizioni di piano regolatore riguardanti la zona interessata dall'intervento con evidenziato l'impianto da costruire nonche' gli impianti esistenti).
f) Corografia generale in scala 1:10.000 dell'intero sistema di impianti e delle piste in cui sia evidenziato il tracciato del nuovo impianto e delle relative piste di discesa.
g) Planimetria in scala 1:5.000 dell'impianto con indicazione delle stazioni, dei plinti e dei sostegni di linea.
h) Profilo longitudinale della linea, con indicazione delle stazioni, dei sostegni, delle funi, in scala non inferiore a 1:500, con riportato l'andamento del terreno e sezioni trasversali nei punti caratteristici della linea.
i) Elaborati di progetto che evidenzino gli aspetti esteriori dell'impianto (tipo di sostegni di linea, cabine, stazioni , ecc.).
l) Planimetrie a curve di livello in scala non inferiore a 1:5.000, riportante la suddivisione catastale e le zone di vincolo ai sensi del d.lgs. 42/2004 con dettaglio interventi non inferiore a 1:500; sezioni e particolari costruttivi delle opere e delle aree di valle, di monte, dell'impianto e della linea, che documentino in modo adeguato lo stato dei luoghi prima e dopo l'intervento, sia per quanto riguarda la costruzione dell'impianto di risalita ed opere ad esso accessorie, permanenti (locali di servizio) e temporanee (piste di cantiere), sia l'eventuale pista di discesa (movimenti di terra, sbancamenti, riporti, esistenza di coperture arboree, sistemazione definitiva dell'area, ecc.).
m) Elaborati grafici (planimetrie, sezioni e particolari costruttivi) relativi ad interventi di recupero, mitigazione e, ove prevista, compensazione ambientale e paesaggistica.
n) Documentazione fotografica a colori degli ambiti interessati dalle opere in progetto, con riprese che rappresentino il tracciato dell'impianto (con fotosimulazione), le aree attinenti le stazioni e completa panoramica del contesto paesaggistico circostante;
o) Parere espresso dalla Commissione Igienico Edilizia del Comune in merito all'intervento proposto.
p) Computo Metrico Estimativo delle opere (solo per Enti Pubblici)
q) Elenco prezzi unitari ed analisi prezzi (solo per Enti Pubblici)
r) Quadro economico (solo per Enti pubblici o per opere di interesse pubblico).
s) Capitolato speciale o Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici (solo per Enti pubblici).
t) Cronoprogramma (solo per Enti pubblici)
1.2 Progetto definitivo redatto conformemente alla normativa statale concernente le caratteristiche tecnico-costruttive degli impianti funicolari aerei e terrestri.
1.3 Progetto esecutivo redatto conformemente alla normativa statale concernente le caratteristiche tecnico-costruttive degli impianti funicolari aerei e terrestri.
1.4 Documenti comprovanti la libera disponibilita' dei terreni interessati dall'impianto, per l'intera durata della concessione o eventuale documentazione comprovante l'avvio del procedimento per la dichiarazione di pubblica utilita' ai sensi del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita') e successive modifiche ed integrazioni.
1.5 Dichiarazione di conformita' con gli strumenti di pianificazione urbanistica.
1.6 Istanza relativa agli ostacoli alla navigazione aerea.
1.7 Se l'opera ricade sotto i vincoli della legge 24.12.1976 n. 898 (Nuova regolamentazione delle servitu' militari) e successive modifiche ed integrazioni, nulla osta dell'Amministrazione Militare (una copia).
1.8 Elaborati progettuali relativi ad eventuali attraversamenti e/o parallelismi con sottoservizi (linee elettriche o telefoniche, canali, strade, acquedotti, gasdotti, fiumi o torrenti ecc.) corredati di bozza di convenzione fra la Societa' esercente l'impianto a fune e la Societa' di gestione dei sottoservizi.
2. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALL'ISTANZA PER LA REVISIONE GENERALE DI IMPIANTI A FUNE CON MODIFICHE SOSTANZIALI (art. 4, comma 3):
A) per gli interventi che alterino lo stato dei luoghi deve essere presentata la documentazione prevista per la costruzione di un nuovo impianto;
B) per interventi che non alterino lo stato dei luoghi deve essere presentato:
2.1 Progetto esecutivo redatto conformemente alla normativa statale concernente le caratteristiche tecnico-costruttive degli impianti funicolari aerei e terrestri.
2.2 Relazione nivologica di analisi delle caratteristiche morfologiche, clivometriche, vegetazionali e nivo - meteorologiche predisponenti il distacco di valanghe nell'area interessata dall'impianto e in un suo intorno significativo; la relazione dovra' attestare che la zona interessata dall'impianto risulta immune, per ubicazione naturale, dalla possibilita' di danni causati dalla caduta di valanghe, o che comunque lo sia per effetto di idonee opere di protezione o speciali modalita' costruttive, delle quali dovra' essere presentato il relativo progetto definitivo, in relazione ad una valanga di progetto con tempo di ritorno centennale. Alla relazione deve essere allegata, oltre ad una copia di eventuali studi o relazioni nivologiche pregresse riguardanti l'area dell'impianto, una cartografia delle valanghe, in scala non inferiore al rapporto 1:5.000, estesa alle aree di possibile influenza, riferita alla massima estensione desunta da fotointerpretazione di immagini aeree, indagini di terreno, informazioni orali o d'archivio su eventi storici. La pericolosita' da valanga nell'area dell'impianto potra' essere definita anche attraverso l'impiego di modelli matematici di dinamica delle valanghe validati scientificamente in relazione ad un evento valanghivo di progetto con tempo di ritorno centennale.
2.3 Documenti comprovanti la libera disponibilita' dei terreni interessati dall'impianto, per l'intera durata della concessione.
2.4 Copia dell'atto di concessione.
3. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALL'ISTANZA PER LA REVISIONE GENERALE DI IMPIANTI A FUNE, SENZA MODIFICHE SOSTANZIALI (art. 4, comma 3):
3.1 Relazione finale redatta ai sensi dell'articolo 5, punto 10) del D.M. 2 gennaio 1985, n. 23 (Norme regolamentari in materia di varianti costruttive, di adeguamenti tecnici e di revisioni periodiche per i servizi di pubblico trasporto effettuati con impianti funicolari aerei e terrestri) e successive modifiche ed integrazioni.
3.2 Relazione nivologica di analisi delle caratteristiche morfologiche, clivometriche, vegetazionali e nivo - meteorologiche predisponenti il distacco di valanghe nell'area interessata dall'impianto e in un suo intorno significativo; la relazione dovra' attestare che la zona interessata dall'impianto risulta immune, per ubicazione naturale, dalla possibilita' di danni causati dalla caduta di valanghe, o che comunque lo sia per effetto di idonee opere di protezione o speciali modalita' costruttive, delle quali dovra' essere presentato il relativo progetto definitivo, in relazione ad una valanga di progetto con tempo di ritorno centennale. Alla relazione deve essere allegata, oltre ad una copia di eventuali studi o relazioni nivologiche pregresse riguardanti l'area dell'impianto, una cartografia delle valanghe, in scala non inferiore al rapporto 1:5.000, estesa alle aree di possibile influenza, riferita alla massima estensione desunta da fotointerpretazione di immagini aeree, indagini di terreno, informazioni orali o d'archivio su eventi storici. La pericolosita' da valanga nell'area dell'impianto potra' essere definita anche attraverso l'impiego di modelli matematici di dinamica delle valanghe validati scientificamente in relazione ad un evento valanghivo di progetto con tempo di ritorno centennale.
3.3 Documenti legali comprovanti la libera disponibilita' dei terreni interessati dall'impianto, per l'intera durata della concessione
3.4 Copia dell'atto di concessione
4. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALL'ISTANZA NELLE IPOTESI PREVISTE DALL'ARTICOLO 7, COMMA 4:
4.1 Progetto preliminare comprendente:
a) Relazione tecnico - illustrativa contenente:
- l'inquadramento dell'opera o dell'intervento proposti nella programmazione, pianificazione e normativa ambientale vigenti;
- i dati e le informazioni di carattere ambientale, territoriale e tecnico, in base ai quali sono stati individuati e valutati i possibili effetti che il progetto puo' avere sull'ambiente e le misure che si intendono adottare per ottimizzare l'inserimento nell'ambiente e nel territorio circostante, con riferimento alle soluzioni alternative tecnologiche e localizzative considerate ed alla scelta compiuta;
- l'elenco delle autorizzazioni, dei nulla osta dei pareri e degli altri atti di assenso e dichiarativi, da acquisire ai fini della realizzazione e dell'esercizio dell'opera o dell'intervento.
b) Relazione nivologica di analisi delle caratteristiche morfologiche, clivometriche, vegetazionali e nivo - meteorologiche predisponenti il distacco di valanghe nell'area interessata dall'impianto e in un suo intorno significativo; la relazione dovra' attestare che la zona interessata dall'impianto risulta immune, per ubicazione naturale, dalla possibilita' di danni causati dalla caduta di valanghe, o che comunque lo sia per effetto di idonee opere di protezione o speciali modalita' costruttive, delle quali dovranno essere fornite indicazioni progettuali su tipologia, dimensionamento e posizionamento. Alla relazione deve essere allegata, oltre ad una copia di eventuali studi o relazioni nivologiche pregresse riguardanti l'area dell'impianto, una cartografia delle valanghe, una cartografia delle valanghe, in scala non inferiore al rapporto 1:5.000, estesa alle aree di possibile influenza, riferita alla massima estensione desunta da fotointerpretazione di immagini aeree, indagini di terreno, informazioni orali o d'archivio su eventi storici. La pericolosita' da valanga gravante nell'area dell'impianto potra' essere definita anche attraverso l'impiego di modelli matematici di dinamica delle valanghe validati scientificamente in relazione ad un evento valanghivo di progetto con tempo di ritorno centennale.
c) Relazione geologica e geotecnica con allegati gli elaborati cartografici che illustrino le condizioni geologiche, geomorfologiche locali, nonche' la compatibilita' dell'intervento con la stabilita' dell'area interessata, quantitativamente calcolata ai sensi del D.M. 11.3.1988 (Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilita' dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione),tramite caratterizzazione geotecnica e geomeccanica dei litotopi presenti e relative verifiche di stabilita'. Dette caratterizzazioni dovranno essere eseguite con metodologie specifiche, a seconda dei casi, della meccanica dei terreni e delle rocce.
NOTA - Tutta la documentazione deve essere redatta e sottoscritta da tecnici specializzati nelle specifiche materie, iscritti ai rispettivi Albi professionali ai sensi dell'articolo 3, comma 3 del D.M. 4 agosto 1998, n. 400 (Regolamento generale recante norme per le funicolari aeree e terrestri in servizio pubblico destinate al trasporto di persone) e successive modifiche ed integrazioni, gli elaborati progettuali relativi all'impianto a fune devono essere firmati dal Responsabile Generale della progettazione. Il richiedente e' comunque tenuto a presentare ogni altro documento ritenuto utile per l'esame dell'intervento richiesto.