Non devono:
Allegati: Istruzioni
La modulistica contenuta negli allegati ha valore esemplificativo: pertanto puo' essere modificata ed integrata da parte del Comune che la adatta, nella forma e negli spazi, alle proprie particolari esigenze, anche introducendo nuovi modelli per altre fattispecie.
L'uso della modulistica, una volta definita, e' comunque obbligatorio.
modello 1
Comune di ................................ (Provincia di .....)
CERTIFICATO URBANISTICO (C.U.)
Richiesto da ............................................in qualita' di (1)........................... ........................................................................... per l'immobile sito in ............................................ ..................... n. ......... , descritto al catasto al foglio ............. particelle ...............................
L'immobile sopra descritto e' assoggettato alle seguenti
1. Disposizioni generali, urbanistiche ed edilizie, vigenti od operanti in salvaguardia (2)
Disposizioni di legge, statali o regionali, o regolamentari eventualmente riguardanti l'immobile .....................................................................
Piani Territoriali ............................................................
Piano Regolatore Generale o Variante ..........................
Strumenti urbanistici esecutivi ......................................
Regolamento Edilizio ....................................................
Altri regolamenti comunali ............................................
Altri piani ......................................................................
Programma Pluriennale di Attuazione (3) .....................
2. Prescrizioni urbanistiche ed edilizie, vigenti od operanti in salvaguardia.
Area urbanistica in cui e' compreso l'immobile, e sua destinazione prevalente .......................................................................................
Destinazioni d'uso ammesse .........................................
Tipi di intervento ammessi ...........................................
Indice di densita' edilizia territoriale (It)........................
Indice di densita' edilizia fondiaria (If).........................
Distanza dai confini (Dc).............................................
Distanza dalle costruzioni (D)......................................
Distanza dal ciglio stradale (Ds)..................................
Altezza massima (H) ..................................................
Numero dei piani (Np)................................................
Rapporto di copertura (Rc).........................................
Altre prescrizioni .......................................................
Urbanizzazioni esistenti (4)........................................
Urbanizzazioni da realizzare ......................................
3. Vincoli incidenti sull'immobile
Espropriativi...............................................................
Comportanti l'inedificabilita' ......................................
Comportanti speciali autorizzazioni ..........................
Allegati
Estratto planimetria P.R.G. .................................
Altri eventuali ......................................................
Data ............................ L'Autorita' comunale
NOTE
(1) Proprietario o titolare di altro diritto che conferisce la facolta' di svolgere attivita' edilizie.
(2) Indicare gli estremi del testo normativo, dell'atto o del provvedimento e descriverlo sinteticamente.
(3) Specificare se il Comune e' obbligato a dotarsi di PPA; se esiste un PPA vigente e la data della sua scadenza; se l'area o l'immobile sono inseriti o meno nel PPA; per quali interventi e' obbligatorio l'inserimento in PPA.
(4) Fruibili con semplice allacciamento.
modello 2
Comune di ................................(Provincia di ......)
CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA (C.D.U.)
Richiesto da (1) .........................................................................................
per l'immobile sito in .......................................................... n. .................
descritto al catasto al foglio .................particelle .................
L'immobile sopra descritto e' assoggettato alle seguenti
1. Disposizioni generali, urbanistiche ed edilizie, vigenti od operanti in salvaguardia (2)
Disposizioni di legge, statali o regionali, o regolamentari eventualmente riguardanti l'immobile ....................................................................
Piani Territoriali ...........................................................
Piano Regolatore Generale o Variante .........................
Strumenti urbanistici esecutivi .....................................
Regolamento Edilizio ...................................................
Programma Pluriennale di Attuazione (3) ...................
2. Prescrizioni urbanistiche ed edilizie vigenti od operanti in salvaguardia
Tipo di area urbanistica in cui e' compreso il terreno, e destinazioni d'uso ammesse .......................................................................................
Modalita' di intervento consentite .................................
Volume delle costruzioni consentito (V).(4).................
Superficie utile lorda delle costruzioni consentita (Sul).(4).................................
3. Vincoli incidenti sull'immobile
Espropriativi.............................................................................
Comportanti l'inedificabilita' ....................................................
Comportanti speciali autorizzazioni ........................................ .
Allegati:
Estratto planimetria P.R.G. ................................................
Altri eventuali......................................................................
Data ....................................... L'Autorita' comunale
NOTE
1) Indicare le generalita' del richiedente e la condizione dello stesso rispetto all'immobile: proprietario o altro titolo.
(2) Indicare gli estremi del testo normativo dell'atto, o del provvedimento e descriverlo sinteticamente.
(3) Specificare se il Comune e' obbligato a dotarsi di PPA; se esiste un PPA vigente e la data della sua scadenza; se l'area o l'immobile sono inseriti o meno nel PPA; per quali interventi e' obbligatorio l'inserimento in PPA.
(4) Il volume o la superficie utile lorda complessivi consentiti per le costruzioni sono ricavati applicando gli indici di densita' edilizia (If) o di utilizzazione (Uf) fondiari alla superficie fondiaria (Sf) del terreno: nel caso di terreni sui quali insistano costruzioni esistenti, possono essere distinti il volume o la superficie utile lorda gia' realizzati e quelli ancora realizzabili.
modello 3
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO MUNICIPALE
Descrizione del sito d'insediamento e sua individuazione nell'ambito dello strumento urbanistico generale e/o esecutivo (1) ...............................................................
....................................................................................................
Tipo di intervento, destinazione d'uso, modalita' di attuazione (2) ..............................................................................................................
..............................................................................................................
Requisiti urbanistici, vincoli e condizioni (3) .....................................
..............................................................................................................
Caratteri dell'intervento edilizio:
collocazione nel sito naturale o nel contesto edificato ..............................................................................................................
..............................................................................................................
- caratteri compositivi ed ambientali (4) ...........................................
..............................................................................................................
- organizzazione e funzionalita' degli spazi interni e loro relazione (nel caso di interventi di rilevanti dimensioni soggetti a piano esecutivo) .........................
..............................................................................................................
-caratteri tecnologici (5) ...................................................................
-opere di urbanizzazione esistenti e previste (6) ..............................
Calcolo dei volumi e delle superfici
per l'area d'intervento
Superficie territoriale (St) ..........................................
Superficie fondiaria (Sf) ............................................
Indice di densita' edilizia territoriale (It) ....................
Indice di densita' edilizia fondiaria (If) ......................
Indice di utilizzazione territoriale (Ut) ......................
Indice di utilizzazione fondiaria (Uf) ........................
Rapporto di copertura (Rc) ........................................
@
(*)
@ammesso/a esistente realizzabile in progetto
(V) m3
(Sul) m2
(Sc) m2
(H) m / /
/ /
(Np) / /
(Dc) m / /
(D) m / /
(Ds) m / /@
(*) I simboli riportati nella colonna corrispondono alle definizioni inserite nell'articolato del Regolamento Edilizio.
Data Il Richiedente Il Progettista
NOTE
(1) Caratteri ambientali, morfologia, idrogeologia, esposizione, indicazione dell'area del piano urbanistico nella quale e' compreso.
(2) Eventuale articolazione in lotti e presenza di piano esecutivo; per le destinazioni produttive indicare anche il tipo di lavorazione con i materiali utilizzati ed i prodotti smaltiti.
(3) Dimostrazione del rispetto della normativa in relazione a vincoli, prescrizioni, condizioni, servitu' e altro.
(4) Descrizione degli obiettivi formali con riferimenti all'intorno ed eventualmente all'armonizzazione con preesistenze di carattere storico e di valore stilistico, ove ne ricorrano le ragioni.
(5) Descrizione dei sistemi e/o elementi impiegati nella costruzione: fondazioni (continue, plinti, pali, ecc.), strutture verticali ed orizzontali, copertura, murature esterne ed interne, intonaci, pavimenti e rivestimenti esterni ed interni, impianti, opere complementari esterne (giardini, piantumazione, recinzione, ecc.).
(6) Con riferimento a: viabilita', acquedotto, fognatura, distribuzione energia, reti di telecomunicazione, illuminazione pubblica, ecc..
modello 4
Pratica n. ................
Concessione n. .......
Comune di ..........................
Provincia di .....
CONCESSIONE EDILIZIA
L'AUTORITA' COMUNALE
vista la domanda presentata da
(1)........
...................................
codice fiscale ............................ partita I.V.A...............................
in data , e registrata al protocollo generale in data con il numero ........ nonche' al registro pubblico delle domande di concessione in data con il numero ............... intesa ad ottenere la concessione per ............................... (2) in questo comune, ai mappali ............ , Via ........................................ (3);
- visti gli elaborati tecnici e descrittivi nonche' gli atti costituenti la documentazione allegata alla domanda predetta;
-visto il titolo che legittima la richiesta, costituito da .........................................
......................................................................;
- sentito il parere ................................... (4) espresso dalla Commissione edilizia;
- sentito il parere .................................. (4) espresso dal Responsabile del Servizio di Igiene Pubblica;
- sentito il parere del Comando Provinciale dei VV.FF. .....................................;
- visti il nulla-osta e le autorizzazioni (5) .............................................................;
- visto il documento comprovante il pagamento del contributo obbligatorio alla cassa di previdenza del tecnico progettista (6);
- dato atto che l'incidenza e le modalita' di applicazione della quota di contributo concessorio commisurata alle spese di urbanizzazione sono state determinate con deliberazione del Consiglio Comunale n. ............. in data ................, divenuta esecutiva in data ..............., e che l'incidenza e le modalita' di applicazione della quota di contributo concessorio commisurato al costo di costruzione sono state a loro volta fissate con deliberazione del Consiglio Comunale n. .............. in. data ...................., divenuta esecutiva in data .....................(7);
- rilevata la conformita' dell'intervento alla normativa urbanistica ed edilizia operante nel comune;
concede
a ......................................................................... (8)
di eseguire l'intervento illustrato negli atti ed elaborati, muniti del visto dell'Ufficio Tecnico, e allegati al presente provvedimento di cui risultano parte integrante, con le seguenti condizioni e norme:
1) i lavori devono essere iniziati entro ....................... dalla data di rilascio o notifica del presente atto, ed ultimati entro ....................... dalla data del loro inizio;
2) la concessione decade nel caso in cui i lavori non siano iniziati entro il termine stabilito per l'inizio o non siano terminati nel termine stabilito per l'ultimazione;
3) prima dell'inizio dei lavori, il titolare della concessione e' tenuto a compiere i seguenti adempimenti preliminari: (9) .................................................................;
4) il titolare della concessione deve dare comunicazione al Comune dell'inizio dei lavori all'atto dell'inizio stesso, ed e' altresi' tenuto a dare tempestiva comunicazione al Comune dell'ultimazione dei lavori;
5) il titolare della concessione deve, ultimati i lavori, richiedere il certificato di abitabilita' (10);
6) il titolare dell'assenso oggetto del presente provvedimento ha l'obbligo, durante l'esecuzione dei lavori, di attenersi alle seguenti prescrizioni: (11)..........................................................................;
7) il contributo concessorio e' determinato come segue:
a) quota commisurata all'incidenza delle spese di urbanizzazione £. .....................................;
b) quota commisurata all'incidenza del costo di costruzione £ ................... e dovra' essere versata ............................................................... (12);
8) dato atto che, in data .............., il concessionario ha prodotto le seguenti garanzie: ............................................................;
e che le modalita' di corresponsione del contributo predetto sono fissate come segue: (13) ...................................................................
...............................................................................;
9) la concessione e' rilasciata senza pregiudizio dei diritti dei terzi;
10) la concessione e' trasferibile ai successori o aventi causa del titolare; non incide sulla titolarita' della proprieta' o di altri diritti reali relativi agli immobili realizzati per effetto dei suo rilascio; e' irrevocabile, fatti salvi i casi di decadenza e di annullamento previsti dalla normativa vigente in materia; sono fatti salvi ed impregiudicati tutti i diritti, azioni e ragioni che competono o possono competere al Comune per effetto di leggi, regolamenti generali e locali e di convenzioni particolari;
11) la presente concessione e' rilasciata con l'imposizione delle seguenti condizioni e modalita' esecutive, gia' accettate dal richiedente con atto allegato in forma autentica al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante ed essenziale:(14) .......................................................................................................
......................................................................................................;
12) l'eventuale trasferimento dell'immobile ad altri soggetti non pregiudica il permanere delle condizioni e delle modalita' esecutive anzidette;
13) ................................................................................................ (15).
- Alla presente concessione e' allegato, debitamente vistato, un esemplare di ciascuno dei disegni e degli atti che costituiscono parte integrante del provvedimento, e precisamente:..........................................................................................
................................................................................................................
.......................... li' ..........................
............................... (16)
RELAZIONE DI NOTIFICA
L'anno ..................... addi' ....................... del mese di .................................
io sottoscritto ....................................ho notificato il suesteso atto a ..............................................mediante consegna/spedizione.
IL NOTIFICATORE
Comune di .....................................................
Il provvedimento che precede e' affisso all'albo pretorio, per estratto, a decorrere dal ............................., e vi rimarra' pubblicato per quindici giorni consecutivi.
.............................. li' .............................
IL SEGRETARIO COMUNALE
NOTE
(1) Riportare tutte le generalita', o dati, del richiedente inclusa la residenza o il domicilio.
(2) Indicare il tipo di intervento, nell'ambito delle categorie definite dalle vigenti norme di legge e di strumento urbanistico.
(3) Indicare i mappali su cui insiste la richiesta e l'indirizzo.
(4) Indicare se i pareri sono favorevoli o contrari, ed indicare gli estremi (date e protocolli) per la loro identificazione; si rammenta l'obbligo di motivazione nel caso in cui il rilascio avvenga in contrasto con tali pareri.
(5) Indicare eventuali nulla-osta o autorizzazioni preventive obbligatorie ( legge 1089/1939 , legge 1497/1939 e normativa connessa, ecc.).
(6) Indicare se previsto.
(7) Indicare gli estremi delle deliberazioni comunali.
(8) Ripetere il nominativo dell'intestatario della concessione.
(9) Devono essere riportati gli adempimenti preliminari all'inizio dei lavori, con riferimento al particolare tipo di intervento oggetto della concessione. Di norma gli adempimenti preliminari sono i seguenti: la comunicazione dei nominativi del direttore dei lavori (se designato) e del costruttore; l'eventuale richiesta di concessione per l'occupazione di suolo pubblico o di uso pubblico; l'esposizione del cartello recante l'indicazione dell'opera da realizzare; la comunicazione e/o le richieste inerenti all'organizzazione del cantiere; la richiesta di assegnazione dei capisaldi planimetrici ed altimetrici e dei punti di allacciamento degli impianti tecnici in progetto alle reti infrastrutturali comunali; la trasmissione di copia della concessione alle aziende erogatrici di pubblici servizi (energia elettrica, telefono, gas, acqua) alle quali si faccia richiesta di allacciamenti anche provvisori ovvero riferiti all'attivita' di cantiere o di impianti particolari (cfr.: articolo 15, ultimo comma, L. n. 10/1977 ); la denuncia all'ufficio competente delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso, ed a struttura metallica, a norma dell' art. 4 della L. 5.11.1971, n. 1086 ; la richiesta di altri pareri e nulla osta che non rientrano nel procedimento per il rilascio della concessione.
(10) La richiesta del certificato di abitabilita', ai sensi del D.P.R. 22 aprile 1994, n. 425 , deve essere presentata congiuntamente o successivamente alla comunicazione di ultimazione dei lavori.
(11) Devono essere riportate le prescrizioni inerenti all'esecuzione dei lavori, con riferimento allo specifico tipo di intervento oggetto della concessione. Di norma gli adempimenti previsti durante l'esecuzione dei lavori sono i seguenti: le comunicazioni inerenti allo stato dei lavori; il deposito all'ufficio competente della relazione del direttore dei lavori di cui all' art. 6 della legge 5.11.1971, n. 1086 ; la denuncia al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dell'avvenuta installazione, trasformazione o ampliamento di impianti tecnici, ove dovuta; le comunicazioni inerenti all'interruzione e alla ripresa dei lavori.
(12) Determinare separatamente spese di urbanizzazione e quota del costo di costruzione, e stabilire le modalita' di pagamento del contributo, in unica soluzione o rateizzato, chiarendo altresi' quali importi restino dovuti se interviene lo scomputo di cui al successivo articolo.
(13) Precisare, eventualmente, gli oneri dovuti dopo lo scomputo totale/parziale della quota di contributo a compenso di opere di urbanizzazione realizzate direttamente.
(14) Le condizioni e le modalita' esecutive sostanziali imposte devono essere comunicate all'interessato in via preventiva, insieme alla notizia dell'avvenuto esame del progetto con esito (di massima) favorevole ed alla richiesta degli adempimenti che devono precedere il rilascio dell'atto di assenso Il richiedente deve quindi depositare atto di accettazione delle predette condizioni e modalita'; la concessione cita gli estremi di questa accettazione e, se possibile, elenca condizioni e modalita' esecutive. Va precisata inoltre la natura dell'atto (unilaterale di impegno del titolare; convenzione; rogito ecc.).
(15) Eventuali ulteriori specifiche statuizioni comunali
(16) Firma del funzionario competente al rilascio.
modello 5
Pratica n. ...........
Autorizzazione n. .........
Comune di ..........................
Provincia di .........
AUTORIZZAZIONE EDILIZIA
L'AUTORITA' COMUNALE
- vista la domanda presentata da (1)......................................................... codice fiscale ....................................., partita I.V.A ................................. in data ......................., e registrata al protocollo generale in data ................... con il numero ....................... intesa ad ottenere autorizzazione per ........................................... (2) in questo comune, ai mappali ................, Via ........................................................ (3);
- visti gli elaborati tecnici e descrittivi nonche' gli atti costituenti la documentazione allegata alla domanda predetta;
- visto il titolo che legittima la richiesta, costituito da ..........................................
........................................................................................................;
- sentito il parere .................................... (4) espresso dalla Commissione edilizia;
- sentito il parere ............................... (4) espresso dal Responsabile del Servizio di Igiene Pubblica;
- sentito il parere del Comando Provinciale dei VV. FF. .....................................;
- visti il nulla-osta e le autorizzazioni (5)..........................................
..............................................................................................................;
- visto il documento comprovante il pagamento del contributo obbligatorio alla cassa di previdenza del tecnico progettista (6);
- rilevata la conformita' dell'intervento alla normativa urbanistica ed edilizia operante nel Comune;
autorizza.......................... (7) ad eseguire l'intervento illustrato negli atti ed elaborati, muniti del visto dell'Ufficio Tecnico, e allegati al presente provvedimento di cui risultano parte integrante, con le seguenti condizioni e norme:
1) i lavori devono essere iniziati entro .......................... dalla data di rilascio o notifica del presente atto, ed ultimati entro ...................... dalla data del loro inizio;
l'autorizzazione cessa la sua efficacia nel caso in cui i lavori non siano iniziati entro il termine stabilito per l'inizio o non siano terminati nel termine stabili o per l'ultimazione;
2) prima dell'inizio dei lavori, il titolare dell'autorizzazione e' tenuto a compiere i seguenti adempimenti preliminari: (8) ................................;
3) il titolare dell'autorizzazione deve dare comunicazione al Comune dell'inizio dei lavori all'atto dell'inizio stesso, ed e' altresi' tenuto a dare tempestiva comunicazione al Comune dell'ultimazione dei lavori;
4).........................................................................(9);
5) il titolare dell'autorizzazione ha l'obbligo, durante l'esecuzione dei lavori, di attenersi alle seguenti prescrizioni: (10) ................................................................
............................................................................;
6) l'autorizzazione e' trasferibile ai successori o aventi causa del titolare; non incide sulla titolarita' della proprieta' o di altri diritti reali relativi agli immobili realizzati per effetto dei suo rilascio; e' irrevocabile, fatti salvi i casi di decadenza e di annullamento; sono fatti salvi ed impregiudicati tutti i diritti, azioni e ragioni che competono o possono competere al Comune per effetto di leggi, regolamenti generali e locali e di convenzioni particolari;
7) ......................................................................... (11).
- Alla presente autorizzazione e' allegato, debitamente vistato, un esemplare di ciascuno dei disegni e degli atti che costituiscono parte integrante del provvedimento, e precisamente:
...........................................................................................................
...........................................................................................................
................. li' ........................
............................. (12)
RELAZIONE DI NOTIFICA
L'anno ...................... addi' ................................ del mese di ...........................
io sottoscritto ...................................................................................................
ho notificato il suesteso atto a .........................................................................
mediante consegna/spedizione.
IL NOTIFICATORE
Comune di .....................................................
Il provvedimento che precede e' affisso all'albo pretorio, per estratto, a decorrere dal ............................., e vi rimarra' pubblicato per quindici giorni consecutivi.
.............................. li' .............................
IL SEGRETARIO COMUNALE
NOTE
(1) Riportare tutte le generalita', o dati, del richiedente inclusa la residenza o il domicilio.
(2) Indicare il tipo di intervento, nell'ambito delle categorie definite dalle vigenti norme di legge e di strumento urbanistico.
(3) Indicare i mappali su cui insiste la richiesta e l'indirizzo.
(4) Indicare, quando richiesti, se i pareri sono favorevoli o contrari, ed indicare gli estremi (date e protocolli) per la loro identificazione; si rammenta l'obbligo di motivazione nel caso in cui il rilascio avvenga in contrasto con tali pareri.
(5) Indicare eventuali nulla-osta o autorizzazioni preventive obbligatorie ( legge 1089/1939 , legge 1497/1939 e normativa connessa, ecc.).
(6) Indicare se previsto.
(7) Ripetere il nominativo dell'intestatario della concessione.
(8) Devono essere riportati gli adempimenti preliminari all'inizio dei lavori, con riferimento al particolare tipo di intervento oggetto dell'autorizzazione.
(9) Se il tipo di intervento lo richiede, e' prescritta, a lavori ultimati, l'acquisizione del certificato di abitabilita', ai sensi del D.P.R. 22 aprile 1994, n. 425 .
(10) Devono essere riportate, se necessarie, prescrizioni inerenti all'esecuzione dei lavori, tenendo conto dell'entita' dei lavori autorizzati.
(11) Eventuali ulteriori specifiche statuizioni comunali
(12) Firma del funzionario competente al rilascio.
modello 6
COMUNICAZIONE DI INIZIO DEI LAVORI
Comune di .............................. (Provincia di ...... )
Il sottoscritto ............................... legale rappresentante di (1) ......................... , in qualita' di titolare della concessione/autorizzazione edilizia numero ...... del ........, relativa all'intervento (2) ................................... sito in .................................. n. ........, individuato a catasto (3) ................... F. n. .......... particelle n. .............
comunica
ai sensi dell'articolo ..... del Regolamento Edilizio Comunale di aver iniziato i lavori relativi al descritto intervento in data .....................
A tal fine dichiara:
1) di aver depositato gli atti relativi alle opere in cemento armato al ...................................(4) in data .................. protocollo n ...................
2) che i lavori sono affidati all'impresa .................... (oppure eseguiti in economia) per la quale e' responsabile del cantiere il Sig. ....................................... che il direttore dei lavori e' il Sig. ..............................
3) di aver preso atto di tutte le prescrizioni generali e particolari contenute nella concessione/autorizzazione edilizia.
4) .....................................................................................................
Allega: (5)
..................................................................................................................
Data ...........................
Il Titolare
NOTE
(1) Ragione sociale, se del caso.
(2) Tipo di intervento assentito.
(3) Terreni/fabbricati.
(4) Indicare la denominazione dell'ufficio competente.
(5) Ad esempio: relazione tecnica di cui all' art. 28 della L. 9 gennaio 1991, n. 10 , ove non presentata in precedenza.
modello 7
COMUNICAZIONE DI ULTIMAZIONE DEI LAVORI
Comune di .............................. (Provincia di ...... )
Il sottoscritto ............................... legale rappresentante di (1) ......................... , in qualita' di titolare della concessione/autorizzazione edilizia n. ....... in data ............., relativa all'intervento (2) ..............................................................................
sito in ........................................... n. ...........individuato a catasto (3) ........... F. n. ...... particelle n. .......
comunica
ai sensi dell'articolo ....... del Regolamento Edilizio Comunale di aver ultimato i lavori relativi al descritto intervento in data .....................
Data .....................
Il Titolare
Il Direttore dei Lavori
NOTE
(1) Ragione sociale, se del caso.
(2) Tipo di intervento assentito.
(3) Terreni/fabbricati.
modello 8
RICHIESTA DELLA VERIFICA FINALE E DEL CERTIFICATO DI ABITABILITA'
Il sottoscritto ............................................... in qualita' di proprietario dell'immobile interessato dall'intervento di trasformazione urbanistica/edilizia di cui alla concessione/autorizzazione n. ...... in data ............ relativa all'intervento sito in ................................... n. ......... individuato a catasto (1) .......... F. n. ........ particelle n. ..........
richiede
ai sensi dell'art. ..... del Regolamento Edilizio Comunale:
a) il compimento della verifica finale sull'opera realizzata;
b) il rilascio del certificato di abitabilita'.
A tal fine dichiara:
1) di essere in possesso delle dichiarazioni, delle certificazioni e degli atti previsti dalle vigenti leggi, di cui allega copia (2);
2) ..........................................................
Data ........................
Il Proprietario
NOTE
(1) Terreni/fabbricati.
(2) Riferimento al D.P.R. 22 aprile 1994, n. 425 , art. 4, 1. comma.
modello 9
ATTO D'IMPEGNO PER INTERVENTI EDIFICATORI NELLE ZONE AGRICOLE
Repubblica Italiana
Comune di ............................ (Provincia di......... )
L'anno ................, il giorno ....................... del mese di .................... davanti a me (1) .......................... e' personalmente comparso, il Sig. ............................. nato a ....................... il ..................., residente in ..................................., Via ...............,........ di professione .................. Codice Fiscale ........................
Detto comparente, (2) .................................., con il presente atto si obbliga come segue:
premesso che
il Sig. ........................................
a) e' proprietario del terreno sito in ........................ distinto al catasto terreni al Foglio ........... mappali .................; fra le coerenze ..............., sul quale intende realizzare .................................................;
b) ha presentato istanza per il rilascio di concessione edilizia al Comune di ........................ in data ..................... prot. n. .......... per la costruzione di quanto sopra;
c) ha documentato, ai sensi di legge, le classi di colture in atto ed in progetto.
dato atto che
il Comune predetto, ai fini del rilascio della concessione edilizia, richiede (ai sensi dell'articolo 25, commi settimo, ottavo e nono, della legge regionale n. 56 del 5.12.1977 , e successive modificazioni ed integrazioni) un atto di impegno dell'avente diritto, che preveda il mantenimento della destinazione dell'immobile al servizio dell'attivita' agricola, il vincolo di trasferimento di cubatura, e le sanzioni per l'inosservanza degli impegni assunti.
Tutto cio' premesso
il Sig. ................................ si obbliga, per se', e per i suoi eredi ed aventi causa a qualsiasi titolo:
1) a mantenere la destinazione degli immobili di cui in premessa al servizio dell'attivita' agricola;
2) a vincolare a favore della erigenda costruzione, al fine di garantire alla stessa il rispetto dell'indice fondiario, i seguenti terreni: (3) ........................... I terreni vincolati, indicati anche nella planimetria che si allega al presente atto, restano quindi inedificabili, salvo intervengano modifiche normative che ripristinino in tutto o in parte la loro edificabilita';
3) a versare al Comune di ......................, quale sanzione, in caso di inosservanza degli impegni assunti, una somma pari al doppio del valore venale degli immobili, valutata dal Comune in base alla nuova destinazione, oltre alle sanzioni eventualmente previste dalle leggi urbanistiche statali e regionali vigenti. Saranno in ogni caso dovuti gli oneri di urbanizzazione e il contributo sul costo di costruzione relativi alla nuova destinazione d'uso.
Il dichiarante autorizza la trascrizione del presente atto presso la Conservatoria dei Registri immobiliari competente a favore del Comune di .......................... esonerando il Conservatore dei Registri Immobiliari da ogni responsabilita' a riguardo.
Le spese del presente atto e quelle conseguenti sono a carico del dichiarante stesso.
Data ..........................
Firma
.......................................................................
NOTE
(1) Notaio.
(2) Consuete clausole sulla presenza dei testimoni o sulla rinuncia agli stessi.
(3) Identificare i terreni con gli estremi catastali.
modello 10
CERTIFICATO DI ABITABILITA'
Comune di ............................... (Provincia di ......)
L'AUTORITA' COMUNALE
Vista la domanda presentata da .......................cod. fisc. ....................... partita IVA ......................... residente in ............................., registrata al protocollo generale al numero ........, in data ...................... per conseguire il rilascio dell'autorizzazione all'uso del seguente immobile: (1) ...............................................................
Visti i seguenti atti, allegati alla domanda, a norma di legge: (2) ..............................................................................................................
..............................................................................................................
Vista la concessione/autorizzazione n. ..........., rilasciata il ..................................
Vista la comunicazione di ultimazione dei lavori presentata il ................... e registrata al protocollo generale n. ..........
Vista la dichiarazione di conformita' al progetto approvato, della avvenuta prosciugatura dei muri e della salubrita' degli ambienti, redatta dal Direttore dei Lavori (3) ..............................................................................................................
Visto il certificato di collaudo statico delle opere in cemento armato ..............................................................................................................
Vista la dichiarazione presentata per l'iscrizione a catasto dell'immobile, restituita dagli uffici catastali con l'attestazione dell'avvenuta presentazione ..................................
Visto il verbale di verifica degli impianti di cui alla L. 46/90 , redatto in ottemperanza alle disposizioni dell' art. 4, comma 1, del D.P.R. 392/94 (4), in data .............. eseguito da ...............................................................
Visto il verbale di verifica finale in data ........................ eseguito da ..............................................................................................................
Visto il verbale di accertamento igienico-sanitario in data .......................................
Ritenuta l'esistenza dei presupposti per l'emanazione del presente provvedimento,
certifica
l'abitabilita' dell'immobile descritto, con decorrenza dal ..................
Data ..........................
L'AUTORITA' COMUNALE
...................
NOTE
(1) Descrivere l'immobile in modo completo, anche dal punto di vista localizzativo e per quanto attiene alle destinazioni d'uso.
(2) Esempi di atti richiesti dalle vigenti norme:
- edilizia antisismica;
- atti relativi agli impianti termici;
- certificazione impianti;
- nulla osta V.V.F.F. per aziende produttive, locali di pubblico spettacolo, etc.;
- autorizzazione per gli scarichi soggetti alla L. 319/76 e 650/79;
-ricevute di pagamento di tasse e diritti;
- certificati ed autorizzazioni di competenza di altre Amministrazioni e istituti se dovuti;
- domanda per l'indicazione del numero civico, ove del caso.
(3) Indicare le generalita'.
(4) La verifica e' richiesta solo nei Comuni aventi piu' di 10.000 abitanti ed in misura non inferiore al 10% del numero dei certificati di abitabilita' rilasciati annualmente.
APPENDICE ALL'ART. 31
ISTRUZIONI
- Il contenuto della presente Appendice e' aggiornato dal Comune quando cio' si renda necessario in conseguenza dei mutamenti del quadro legislativo di riferimento e/o delle direttive in materia: l'aggiornamento non pregiudica la conformita' al testo tipo.
- Ove il Comune scelga di fissare livelli di prestazione per ogni specifica proposizione esigenziale e di stabilirne le modalita' di verifica, l'art. 31 e la presente Appendice sono soppressi ed i loro contenuti sono sistematicamente sviluppati ed inseriti nel nuovo testo.
- L'elenco proposto al paragrafo 3 puo' essere utilizzato, sia dal tecnico progettista delle opere edilizie sia dal tecnico del Comune, quale pro memoria per l'ottemperanza agli adempimenti in esso indicati.
1. SPECIFICAZIONI DELLE ESIGENZE INDICATE ALL'ART. 31
a) RESISTENZA MECCANICA E STABILITA'
1. Resistenza meccanica alle sollecitazioni statiche e dinamiche di esercizio
2. Resistenza meccanica alle sollecitazioni accidentali
3. Resistenza meccanica alle vibrazioni
b) SICUREZZA IN CASO DI INCENDIO
1. Resistenza al fuoco
2. Reazione al fuoco e assenza di emissioni di sostanze nocive in caso di incendio
3. Limitazione dei rischi di generazione e propagazione di incendio
4. Evacuazione in caso di emergenza e accessibilita' ai mezzi di soccorso
c) TUTELA DELL'IGIENE, DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE
1. Assenza di emissione di sostanze nocive
2. Qualita' dell'aria: smaltimento dei gas di combustione, portata delle canne di esalazione e delle reti di smaltimento degli aeriformi
3. Temperatura di uscita dei fumi
4. Portata e alimentazione delle reti di distribuzione acqua per uso idrosanitario
5. Portata delle reti di scarico; smaltimento delle acque domestiche e fecali e delle acque reflue industriali
6. Smaltimento delle acque meteoriche
7. Tenuta all'acqua; impermeabilita'
8. Illuminazione naturale
9. Oscurabilita'
10. Temperatura dell'aria interna
11. Temperatura superficiale
12. Ventilazione
13. Umidita' relativa
14. Protezione dalle intrusioni
d) SICUREZZA NELL'IMPIEGO
1. Sicurezza contro le cadute
2. Sicurezza di circolazione (attrito dinamico)
3. Limitazione dei rischi di ustione
4. Resistenza meccanica agli urti ed allo sfondamento
5. Sicurezza elettrica
6. Sicurezza degli impianti
e) PROTEZIONE DAL RUMORE
1. Controllo della pressione sonora: benessere uditivo
f) RISPARMIO ENERGETICO E RITENZIONE DEL CALORE
1. Contenimento dei consumi energetici
2. Temperatura dell'aria interna
3. Temperatura dell'acqua
g) FACILITA' DI ACCESSO, FRUIBILITA' E DISPONIBILITA' DI SPAZI ED ATTREZZATURE
1. Accessibilita', visitabilita', adattabilita'
2. Disponibilita' di spazi minimi.
2. ELENCO DELLE PRINCIPALI DISPOSIZIONI RIFERIBILI ALLE ESIGENZE INDICATE ALL'ART. 31
a) RESISTENZA MECCANICA E STABILITA'
- Legge 5 novembre 1971, n. 1086 : "Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica".
- Legge 2 febbraio 1974, n. 64 : "Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche".
- D.M. 20 novembre 1987, "Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento".
- D.M. 11 marzo 1988: "Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilita' dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione".
- D.M. 9 gennaio 1996: "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche".
- D.M. 16 gennaio 1996: Norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi".
- D.M. 16 gennaio 1996: Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.
- Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici 15 ottobre 1996, n. 252: "Istruzioni per l'applicazione delle norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 9 gennaio 1996".
b) SICUREZZA IN CASO DI INCENDIO
- D.P.R. 26 maggio 1959, n. 689 : "Determinazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo del Comando del Corpo dei Vigili del Fuoco".
- Circolare del Ministero dell'Interno 14 settembre 1961, n. 91 "Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura in acciaio ad uso civile".
- Circolare del Ministero dell'Interno 25 novembre 1969, n. 68: "Norme di sicurezza per impianti termici a gas di rete".
- D.P.R. 22 dicembre 1970, n. 1391 : "Regolamento per l'esecuzione della legge 13 luglio 1966, n. 615 , recante provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico, limitatamente al settore degli impianti termici".
- D.P.R. 29 luglio 1982, n. 577 "Approvazione del Regolamento concernente l'espletamento dei servizi antincendi".
- M. 1. febbraio 1986: "Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l'esercizio di autorimesse e simili".
- D.M. 16 maggio 1987, n. 246: "Norme di sicurezza per gli edifici di civile abitazione".
c) TUTELA DELL'IGIENE, DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE
- Legge 6 dicembre 1971, n. 1083 : "Norme per la sicurezza dell'impiego del gas combustibile".
- D.M. 23 novembre 1972: "Approvazione tabella UNI - CIG di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1083 , sulle norme per la sicurezza dell'impiego del gas combustibile".
- D.M. 5 luglio 1975, art. 5: "Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896 relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali d'abitazione".
- Legge 10 maggio 1976, n. 319 : "Norme per la tutela della acque dall'inquinamento".
- Deliberazione del Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall'inquinamento del 21 febbraio 1977. Allegati 4 e 5.
- Legge 5 agosto 1978, n. 457 : "Norme per l'edilizia residenziale".
- D.M. 23 novembre 1982: "Direttive per il contenimento del consumo di energia relativo alla termoventilazione ed alla climatizzazione di edifici industriali ed artigianali".
- D.M. 21 dicembre 1990, n. 443: "Regolamento recante disposizioni tecniche concernenti apparecchiature per il trattamento domestico di acque potabili".
- Legge 9 gennaio 1991, n. 10 : "Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia".
- D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 : "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46 , in materia di sicurezza degli impianti".
- Legge 27 marzo 1992, n. 257 : "Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto".
- D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 : "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4., della legge 9 gennaio 1991, n. 10 ".
d) SICUREZZA NELL'IMPIEGO
- D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 : "Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro".
- Legge 5 marzo 1990, n. 46 : "Norme per la sicurezza degli impianti".
- D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 : "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46 , in materia di sicurezza degli impianti".
- Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626 : "Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro".
- Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 493 : "Attuazione della Direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro".
- Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 494 : "Attuazione della Direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili".
e) PROTEZIONE DAL RUMORE
- DPCM 1. marzo 1991 "Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno".
- Legge 26 ottobre 1995, n. 447 : "Legge quadro sull'inquinamento acustico".
f) RISPARMIO ENERGETICO E RITENZIONE DEL CALORE
- Legge 30 aprile 1976, n. 373 : "Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici".
- D.M. 23 novembre 1982: "Direttive per il contenimento del consumo di energia relativo alla termoventilazione ed alla climatizzazione di edifici industriali ed artigianali".
- Legge 9 gennaio 1991, n. 10 "Norme per l'attuazione del Piano Energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia".
- D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione all' art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10 ".
g) FACILITA' DI ACCESSO, FRUIBILITA' E DISPONIBILITA' DI SPAZI ED ATTREZZATURE
- Legge 30 marzo 1971, n. 118 : "Conversione in legge del D.L. 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore di mutilati ed invalidi civili".
- Legge 9 gennaio 1989, n. 13 : "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati".
- D.M. 14 giugno 1989, n. 236: "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilita', l'adattabilita' e la visitabilita' degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche".
- Legge 5 febbraio 1992, n. 104 : "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate".
- D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 : "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici".
3. ADEMPIMENTI IN OTTEMPERANZA ALLE NORMATIVE DI SICUREZZA, DI CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI, DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI
a) Legge 5 marzo 1990, n. 46 : "Norme per la sicurezza degli impianti" e suo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 . Deposito presso gli uffici comunali del progetto degli impianti di seguito elencati, contestualmente alla presentazione del progetto edilizio, (art. 6, comma 3, lettera b):
si' no
- Impianti elettrici
- art. 1, comma 1, lett. a) della L. 46/90
- art. 4, comma 1, lett. a), lett. b), lett. c)
del D.P.R. 447/91
- Impianti radiotelevisivi ed elettronici
- Impianti di protezione da scariche atmosferiche
- art. 1, comma 1, lett. b) della L. 46/90
- art. 4, comma 1, lett. d) del D.P.R. 447/91
- Impianti di canne fumarie collettive
- Impianti di climatizzazione > 40.000 Frig/h
- art. 1, comma 1, lett. c) della L. 46/90
- art. 4, comma 1, lett. e) del D.P.R. 447/91
- Impianti di trasporto e utilizzazione di gas
- combustibili con P> 34,8 KW.
- art. 1, comma 1, lett. e) della L. 46/90
- art. 4, comma 1, lett. f) del D.P.R. 447/91
- Impianti di protezione antincendio
- art. 1, comma 1, lett. g) della L. 46/90
- art. 4, comma 1, lett. g) del D.P.R. 447/91
b) Legge 9 gennaio 1991, n. 10 : "Norme per l'attuazione del Piano Energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia".
Presentazione della relazione tecnica e del progetto di cui all'art. 28 al momento della comunicazione di inizio dei lavori (da intendersi come termine ultimo); la relazione e' redatta sui modelli approvati con D.M. 13 dicembre 1993.
- Progetto dell'impianto
Modello A
per opere relative ad edifici di nuova costruzione
o a ristrutturazione di edifici.
Modello B
per opere relative agli impianti termici di nuova installazione in
edifici esistenti e opere relative alla ristrutturazione degli impianti
termici.
Modello C
per opere relative alla sostituzione di generatori di calore con
P > 35 KW.
c) D.M. 1 dicembre 1975: "Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione".
Denuncia dell'impianto termico con P > 30.000 Kcal/h all'ISPESL di settore (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro), prima dell'inizio dei lavori, ai sensi dell'art. 18 del D.M. citato, del D.P.R. 31 luglio 1980, n. 619 e dell' art. 2 della L. 12 agosto 1982, n. 597 .
d) D.M. 16 febbraio 1982: "Modificazioni del D.M. 27 settembre 1965 concernente la determinazione delle attivita' soggette alle visite di prevenzione incendi".
Si' no
Presentazione del progetto al Comando Provinciale
dei Vigili del Fuoco, contestualmente alla domanda del provvedimento
autorizzativo edilizio, per l'insediamento di attivita' elencate
nell'Allegato B del decreto stesso.
Specificare attivita':
.......................................................................................................
.......................................................................................................
.......................................................................................................
ESTREMI DI APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO
Il presente Regolamento e' stato approvato con:
- deliberazione del C.C. n. .............. in data ....................
- divenuta esecutiva in data ........................
- pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. .............. in data ..........................
................................ li' ...........................
Visto: Il Sindaco Il Segretario Comunale
ISTRUZIONI
- Il certificato di approvazione deve essere completato con le informazioni richieste e deve riportare il timbro del Comune; la compilazione e' obbligatoria al fine della conformita' al testo regionale tipo.
Allegati
Modello 1 Certificato Urbanistico (C.U.)
Modello 2 Certificato di Destinazione Urbanistica (C.D.U.)
Modello 3 Relazione Illustrativa del Progetto Municipale
Modello 4 Concessione Edilizia
Modello 5 Autorizzazione Edilizia
Modello 6 Comunicazione di Inizio dei Lavori
Modello 7 Comunicazione di Ultimazione dei Lavori
Modello 8 Richiesta della verifica finale e del certificato di abitabilita'
Modello 9 Atto di Impegno per Interventi Edificatori nelle Zone Agricole
Modello 10 Certificato di abitabilita'
APPENDICE ALL'ART. 31
1. Specificazioni delle esigenze indicate all'art. 31.
2. Elenco delle principali disposizioni concernenti le esigenze indicate all'art. 31.
3. Adempimenti in ottemperanza alle normative di sicurezza, di contenimento dei consumi energetici, di prevenzione degli incendi.
Note:
[1] Istruzioni: - Il Comune deve fissare il numero dei componenti eletti dal Consiglio completando il comma 2; detto numero non puo' essere inferiore a quattro ne', di norma, superiore a dieci; - Il R.E. comunale puo' prevedere, senza pregiudizio per la conformita' al testo tipo, che la Commissione, qualora sia formata complessivamente da almeno dieci componenti, si articoli in Sottocommissioni (una o piu', formate ciascuna da almeno tre membri); in tal caso il R.E. deve: - elencare in modo puntuale le materie attribuite alla competenza di ciascuna Sottocommissione; - specificare a chi (Sindaco o suo delegato) e' attribuita la presidenza delle Sottocommissioni; - specificare che alle Sottocommissioni si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la Commissione e che, nelle materie di competenza, i relativi pareri sostituiscono i pareri della Commissione. In conformita' al disposto della legge regionale 3 aprile 1989, n. 20, art. 14, primo comma, nei Comuni nel cui territorio esistono localita' incluse, con atti amministrativi statali o regionali, negli elenchi compilati ai sensi della legge 1497/1939, uno dei componenti della Commissione Edilizia deve essere un esperto scelto dal Consiglio comunale per la sua specifica competenza e provata esperienza in materia di valori ambientali e di tutela degli stessi. E' ammesso, in conformita' al testo tipo, disporre che uno dei membri elettivi sia un tecnico qualificato di provata esperienza e specifica competenza in materia di impianti tecnologici, quindi idoneo alla valutazione degli atti ed elaborati progettuali presentati ai sensi della legge 5 marzo 1990, n. 46 e, eventualmente, della legge 9 gennaio 1991, n. 10 e del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e che uno dei membri elettivi, per specifico incarico del Consiglio comunale che lo elegge, sia competente alla verifica, negli atti progettuali, in materia di abbattimento di barriere architettoniche. E' ammesso, in conformita' al testo tipo, stabilire altre modalita' per l'individuazione del Presidente della Commissione, non prevedere membri di diritto, o prevederne altri rispetto a quelli indicati. E' ammesso, in conformita' al testo tipo, disporre che i membri elettivi siano scelti nell'ambito di elenchi proposti da Ordini o Collegi professionali nonche' da Enti ed Associazioni rappresentativi di categorie che esercitano attivita' attinenti alle materie menzionate al comma 3. Al comma 4 possono essere introdotte, motivandole, ulteriori condizioni di incompatibilita' e, al comma 7, di decadenza; tra le condizioni di incompatibilita' si ritiene motivata l'appartenenza di un membro al Consiglio comunale: il Comune ha comunque facolta' di decidere in merito, senza pregiudizio della conformita' al testo tipo, fermo restando che i Consiglieri comunali, qualora ammessi a far parte della Commissione, devono sempre possedere i requisiti di cui al comma 3.
[2] Istruzioni: La Commissione Edilizia, all'atto dell'insediamento, puo' enunciare in un documento i criteri che intende adottare per svolgere la propria funzione consultiva, in particolare per quanto concerne la valutazione dell'inserimento del progetto edilizio nel contesto ambientale ed il controllo preventivo dello "standard" di qualita' delle costruzioni; pertanto, il Comune che decide di assumere tale modo di procedere deve integrare il contenuto del presente articolo con una specifica norma atta a disciplinare la fattispecie; Le eccezioni all'obbligatorieta' del parere della Commissione sono attualmente contenute nell'articolo 4 della legge 4 dicembre 1993, n. 493, e successive modificazioni.; E' facolta' del Comune, in conformita' al testo tipo, stabilire i casi in cui il parere della Commissione non deve essere richiesto, modificando, se necessario, la lettera a) del comma 1; E' facolta' del Comune, in conformita' al testo tipo, modificare i soggetti del comma 3.
[3] Istruzioni Per quanto concerne il comma 2, cfr.: art. 18, L. 28 febbraio 1985, n. 47, commi 3 e 4; in caso di mancato rilascio nel termine, il C.d.U. puo' essere sostituito dalla dichiarazione dell'alienante o di un condividente che attesti l'avvenuta presentazione della domanda di rilascio e che precisi la destinazione urbanistica dell'area secondo gli strumenti urbanistici vigenti o adottati, oppure l'inesistenza di questi, o che specifichi, infine, se l'area e' sottoposta, o meno, a strumento urbanistico esecutivo ad opera del P.R.G. vigente. Per quanto disposto al comma 3, si rammenta che la dichiarazione che non sono intervenute modificazioni degli strumenti urbanistici e' resa dall'alienante o da un condividente, in sede di formazione dell'atto al quale il certificato va allegato (comma 3, art. 18, L. 28 febbraio 1985, n. 47).
[4] Istruzioni Per quanto disposto al comma 5, si ricorda, ad esempio, la documentazione per interventi in zona sismica, per il risparmio energetico, per impianti di depurazione, ecc.; si evidenziano ancora gli elaborati richiesti dalla L. 5 marzo 1990, n. 46, e dal suo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447, che debbono essere depositati presso gli uffici comunali contestualmente al progetto edilizio. Il Comune puo' integrare la normativa del presente articolo individuando i tipi di intervento per i quali e' consentita la presentazione di un progetto municipale semplificato ed indicando in modo puntuale gli atti ed elaborati necessari per ciascuna fattispecie.
[5] Istruzioni Il certificato di abitabilita' di cui al comma 2 comprende le cosiddette certificazioni di "usabilita'" o "agibilita'" delle costruzioni. Le disposizioni richiamate al comma 2 sono attualmente contenute nel D.P.R. 22 aprile 1994, n. 425
[6] Istruzioni Sono riportate in questo Titolo le definizioni, i criteri di identificazione, le modalita' di misurazione relative ai parametri ed agli indici edilizi ed urbanistici ritenuti indispensabili per individuare le caratteristiche dimensionali delle costruzioni e le loro relazioni con l'ambito territoriale nel quale sono inserite; la finalita' e' di uniformare i riferimenti delle entita' fisiche che intervengono significativamente nella disciplina delle trasformazioni d'uso del suolo e degli interventi sul patrimonio edilizio esistente. Il contenuto del presente Titolo deve pertanto essere integralmente e obbligatoriamente inserito nel Regolamento Edilizio del Comune, fatto salvo quanto disposto in fase transitoria dall'art. 27 bis (vedi anche le Istruzioni Generali e le Istruzioni in calce all'articolo citato). Il Comune, ove lo ritenga necessario, puo' introdurre definizioni relative ad ulteriori parametri ed indici, purche' non in contrasto con il contenuto del presente titolo: a tale proposito si raccomanda un'attenta disamina della finalita', onde valutare se l'inserimento risponda, piu' propriamente, ad esigenze connesse all'applicazione di altri strumenti amministrativi (es. Regolamento del Contributo di Concessione, ove, per la determinazione del costo di costruzione, sono utilizzate le definizioni di superficie complessiva Sc e superficie utile abitabile Su contemplate dal D.M. 10 maggio 1977, n. 801) od urbanistici (es. N.T.A. del P.R.G.) e come tale non risulti pertinente con il Regolamento Edilizio. Considerazioni analoghe a quelle formulate nel punto precedente valgono per quanto concerne l'eventuale introduzione di norme aggiuntive atte a disciplinare le relazioni tra le entita' definite nel presente Titolo e situazioni pertinenti alla conformazione fisica dei suoli o dei manufatti presenti sul territorio, ad esempio: il rapporto tra linea o piano di spiccato della costruzione e ciglio o piano della strada pubblica; la regolamentazione delle costruzioni sul confine, o a distanza ridotta dal confine, previo accordo dei confinanti; la regolamentazione della confrontanza tra edifici in rapporto all'altezza, in specie per particolari tipologie edilizie quali, ad es., costruzioni a gradoni o realizzate su "pilotis"; che possono trovare piu' idonea collocazione nelle N.T.A. del Piano Regolatore Generale del Comune. Si puo' quindi affermare che le norme contenute nel presente titolo hanno la finalita' di fissare definizioni, modalita' di misurazione e valori minimi e massimi, ove cio' si renda necessario; le norme di attuazione dello strumento urbanistico generale (N.T.A.) hanno invece la finalita' di fissare i diversi valori consentiti nelle aree o zone in cui e' articolato il piano. In conclusione, le definizioni fornite nel presente titolo possono coesistere senza contrasto con altre diverse utilizzate per finalita' diverse, ad esempio per scopi fiscali, e quindi soggette a correttivi dettati da considerazioni di carattere economico/politico e non da esigenze di identificazione dimensionale del prodotto edilizio.
[7] Istruzioni Comma 3: sono considerati volumi tecnici quelli impegnati da impianti tecnici necessari al funzionamento del fabbricato, sia sistemati entro il corpo del medesimo sia al di fuori; il Comune identifica ed elenca puntualmente detti volumi e, se del caso, ne fissa le altezze minime e massime nonche' le sagome limite, nel rispetto delle norme di legge vigenti. Il Comune, puo' altresi' fissare le altezze minime e massime nonche' le sagome limite dei locali sottotetto, in conformita' alle disposizioni dell'art. 36 se i locali sono destinati ad abitazione.
[8] Istruzioni Il Comune puo' formulare le definizioni e le modalita' di misurazione delle altezze di particolari tipi di costruzioni, quali serbatoi d'acqua, silos, antenne, tralicci, altane, ecc., ove ritenga opportuno disciplinare tali fattispecie.
[9] Istruzioni Il Comune puo' definire le modalita' di misurazione della distanza dal confine anche per le opere interrate, ove ritenga opportuno disciplinare tale fattispecie. Comma 3: il ciglio della strada e' quello definito dalla vigente normativa statale, v. art. 2 del D.M. 1 aprile 1968 n. 1404; il confine della strada e' quello definito nel testo del "Nuovo Codice della Strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
[10] Istruzioni Comma 1: per quanto concerne l'utilizzo del sottotetto, si richiamano le istruzioni in calce all'art. 13. Comma 2: lett. c): v. istruzioni all'art. 13, comma 3. lett. f): il Comune puo' stabilire la quantita' massima dei locali cantina in rapporto alle unita' immobiliari.
[11] Istruzioni Le aree destinate dallo strumento urbanistico alla viabilita' e ad impianti e servizi pubblici sono sia quelle gia' acquisite o da acquisire da parte della Pubblica Amministrazione, sia quelle assoggettate o da assoggettare ad uso pubblico (cfr. art. 21, ultimo comma, L.R. 5 dicembre 1977, n. 56 e art. 1, L.R. 23 marzo 1995, n. 43).
[12] Istruzioni Le aree destinate dallo strumento urbanistico alla viabilita' e ad impianti e servizi pubblici sono sia quelle gia' acquisite o da acquisire da parte della Pubblica Amministrazione, sia quelle assoggettate o da assoggettare ad uso pubblico. (cfr. art. 21, ultimo comma, L.R. 5 dicembre 1977, n. 56 e art. 1, L.R. 23 marzo 1995, n. 43).
[13] Istruzioni Il Comune deve precisare, indicandoli al comma 1, i numeri degli articoli corrispondenti alle definizioni del Regolamento che non si applicano nella fase transitoria. Conclusa la fase transitoria il Comune provvede all'abrogazione del presente articolo.
[14] Istruzioni L'argomento puo' essere meglio specificato nelle norme tecniche di attuazione degli strumenti urbanistici, rappresentando graficamente nelle tavole di piano gli allineamenti previsti.
[15] Istruzioni Il Comune puo' prescrivere la quantita' di aree verdi richiesta in rapporto alla superficie scoperta del lotto.
[16] Istruzioni Nell'"Appendice all'art. 31" sono riportati l'elenco delle principali specificazioni di ogni esigenza e l'elenco delle principali leggi di settore alle quali fare riferimento per l'individuazione dei requisiti tecnici e prestazionali. Il Comune, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, puo' fissare livelli di prestazione per le singole proposizioni esigenziali, stabilendone le modalita' di verifica: detta operazione puo' essere compiuta sopprimendo il presente articolo e sostituendolo con altre disposizioni normative sviluppate nel dettaglio; in tal caso, pero', si ritiene che la trattazione dell'argomento possa essere piu' propriamente trasferita, in tutto o in parte, nel Regolamento di Igiene comunale. Qualora si opti per la soppressione del presente articolo e per una trattazione dell'argomento piu' diffusa e puntuale, sara' soppressa anche l'"Appendice all'art. 31", i cui contenuti saranno inseriti sistematicamente nel nuovo testo.
[17] Istruzioni Comma 1: il Comune ha la facolta' di integrare il testo definendo criteri specifici ed imponendo prescrizioni particolari per favorire l'inserimento ambientale degli edifici. Si ritiene opportuno che, in tal caso, siano dettate disposizioni normative relative sia al patrimonio edilizio esistente sia alle nuove costruzioni. Si sottolinea che lo scopo prioritario dovrebbe essere quello di ottimizzare la resa estetica e funzionale degli interventi edilizi consentiti, favorendo l'inserimento dei volumi soggetti a recupero o dei nuovi volumi all'interno del contesto edificato o come continuum rispetto ad esso. Pertanto, oltre a disciplinare l'utilizzo di appropriati materiali e tecniche costruttive tali da non costituire contrasto rispetto all'immagine consolidata dell'ambiente urbano, si potranno individuare criteri da seguire nella progettazione desunti dall'analisi del tessuto edilizio esistente, al fine di definire tipologie edilizie e sistemi compositivi architettonici propri di ciascuna realta' urbana. In particolare, si dovranno suggerire indicazioni per le nuove costruzioni, finalizzate alla realizzazione di nuove parti del tessuto urbano e tali da configurarle come evoluzione dell'abitato: si utilizzeranno percio' criteri compositivi e tipologie edilizie compatibili con quelle gia' esistenti, comprensive di tutti gli elementi costitutivi necessari ad identificarle come parti integranti e complete dell'organismo urbano. Tali disposizioni, enunciate in via generale all'interno nel presente articolo, dovrebbero inoltre essere integrate da prescrizioni specifiche, relative a ciascuna singola area del territorio urbano, nell'ambito delle N.T.A. del P.R.G.. Comma 2: il Comune puo' integrare il testo con prescrizioni puntuali; in particolare, si ritiene opportuno che sia disciplinata la sistemazione artificiale del terreno ottenuta mediante la realizzazione di sbancamenti o di rilevati, in rapporto alle locali condizioni orografiche, altimetriche e geologiche.
[18] Istruzioni Conclusi gli adempimenti prescritti dalla l.r. 14 marzo 1995, n. 35, il Comune allega al Regolamento Edilizio il "catalogo dei beni culturali architettonici".
[19] Istruzioni Il Comune puo' adottare disposizioni diverse da quelle stabilite al comma 2, ove supportate da specifiche prescrizioni di strumenti urbanistici generali o esecutivi. Il riferimento normativo di cui al comma 3 e' il testo del "Nuovo Codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
[20] Istruzioni Il volume di cui al comma 2 e' la sommatoria dei volumi delle diverse parti omogenee nelle quali risulta conveniente scomporre il locale al fine di effettuare i conteggi. Le disposizioni citate al comma 3 sono quelle contenute nel D.M. 5 luglio 1975 e nell'art. 43 della legge 5 agosto 1978 n. 457, in particolare, comma 2, lettera b) ed ultimo comma. Il Comune puo' integrare le disposizioni contenute nel comma 4 con precisi rimandi agli atti ed elaborati dello strumento urbanistico generale, laddove siano in esso individuati edifici, complessi di edifici, comparti, aree o zone a cui fare riferimento per una piu' puntuale applicazione della normativa. b) per le costruzioni esistenti, nei casi di: 1) interventi edilizi volti al recupero di costruzioni in cui e' in atto una funzione abitativa; 2) interventi edilizi volti al recupero di costruzioni in cui non e' in atto una funzione abitativa, ma di valore storico e/o artistico e/o ambientale, per cui sia necessario il mantenimento delle caratteristiche originarie.
[21] Istruzioni Le disposizioni richiamate al comma 4 sono contenute, in particolare: - nel D.P.R. 29 marzo 1973, n. 156, e s.m.i., "Testo Unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni", detto "Codice Postale"; - nella L.R. 23 gennaio 1988, n. 6, e s.m.i.; - nella L. 5 marzo 1990, n. 46, "Norme per la sicurezza degli impianti"; - nella L. 31 luglio 1997, n. 249, "Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo".
[22] Istruzioni I riferimenti normativi sono il testo del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, ed il testo del suo regolamento di esecuzione e di attuazione, D.P.R. 16.dicembre 1992, n. 495. E' opportuno che il Comune, ai sensi dell'art. 48, 1. comma, del regolamento sopra menzionato, stabilisca le limitazioni dimensionali per i cartelli e gli altri mezzi pubblicitari installati nel centro abitato. Il Comune puo', nel rispetto delle leggi vigenti, integrare l'articolo stabilendo oltre ai parametri dimensionali, anche i requisiti formali, le coloriture ed i materiali per le fattispecie in argomento; puo' altresi' stabilire le limitazioni e gli specifici divieti alla installazione, anche per singole aree, nonche' la necessita' di disporre di una relazione redatta da un professionista abilitato per certificare la sicurezza dei mezzi pubblicitari.
[23] Istruzioni E' facolta' del Comune individuare specifiche aree ed anche tipologie di edifici per le quali, ove le caratteristiche geologiche del suolo consentano forme di dispersione controllata, sono preferibili sistemi alternativi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche (es: catena e drenaggio). E' opportuno che il Comune prescriva l'impiego di specifici materiali ed indichi le tipologie delle coperture ammesse per zone e/o edifici del proprio territorio specificamente individuati dagli strumenti urbanistici, al fine di conseguire il miglior inserimento ambientale. Il Comune puo' fissare parametri concernenti le pendenze delle coperture ed ogni altro requisito dimensionale per esse richiesto. Per quanto concerne il contenuto del comma 6, si ricorda che la confluenza delle acque piovane con altre acque di rifiuto e' consentita solo a livello del citato pozzetto finale di ispezione, purche' la pubblica fognatura non sia del tipo a doppia canalizzazione separata per acque bianche ed acque nere.
[24] Istruzioni Il riferimento normativo delle prescrizioni di cui al comma 1 e' l'art. 9 del D.M. 2 aprile 1968, n. 1444. Le misure di cui al comma 4 sono fornite a titolo esemplificativo, intendendo che le stesse devono essere rapportate alla situazione locale; e' facolta' del Comune imporre condizioni piu' restrittive o fissare un rapporto tra lato minimo ed altezza massima dei prospetti dei cavedi, o tra lato minimo e superficie complessiva dei prospetti menzionati, tenendo conto dell'altezza delle costruzioni ammessa nel proprio territorio. Per quanto concerne i cortili, il Comune puo' introdurre una prescrizione che ne regoli la superficie in rapporto a quella complessiva dei prospetti perimetrali.
[25] Istruzioni E' facolta' dei Comuni stabilire condizioni per la realizzazione delle intercapedini.
[26] Istruzioni Per quanto disposto al comma 5 si suggerisce una inclinazione non inferiore a 15.
[27] Istruzioni Il Comune deve completare il testo dei commi 1, 2 e 4 con l'indicazione delle misure e l'elencazione dei materiali ammessi nonche' con eventuali prescrizioni circa le modalita' di realizzazione e con gli accorgimenti atti ad assicurare il miglior inserimento ambientale. I riferimenti normativi sono il testo del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, ed il testo del suo regolamento di esecuzione e di attuazione, D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495.
[28] Istruzioni Il Comune fissa i tempi entro cui assegnare i nuovi numeri civici e provvedere alla denominazione delle nuove strade. Completare il comma 2 con la misura richiesta: si consiglia un minimo di 1,50 m. A completamento e specificazione di quanto prescritto al comma 4, il Comune puo' fissare i tipi dei materiali ammessi, nonche' le caratteristiche cromatiche e dimensionali.
[29] Istruzioni Il Comune deve completare il resto del comma 2 con l'indicazione della misura. Il Comune deve completare il comma 3 con l'elenco dei materiali consentiti e di quelli eventualmente vietati, indicando, se del caso, specifiche prescrizioni per zone particolari del territorio.
[30] Istruzioni Il Comune puo' prescrivere l'utilizzo di specifici tipi di materiali ed imporre specifiche modalita' di esecuzione dei manufatti per zone particolari del proprio territorio. Il riferimento normativo di cui ai commi 1 e 4 e' il testo del D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503. Il riferimento normativo di cui al comma 5 e' il testo del D.M. 14 giugno 1989, n. 236. I riferimenti normativi di cui al comma 7 sono i testi del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e del suo regolamento di esecuzione e di attuazione, D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495.
[31] Istruzioni Il Comune deve fissare le misure di cui al comma 4 e puo' introdurre specifiche prescrizioni per zone particolari del territorio. I riferimenti normativi di cui al comma 1 sono il testo del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, ed il testo del suo regolamento di esecuzione e di attuazione, D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495. La carreggiata di cui al comma 5 e' definita all'art. 3 del "Nuovo Codice della Strada" sopra citato.
[32] Istruzioni Il Comune che intende realizzare piste ciclabili si attiene alle prescrizioni ed alle indicazioni tecniche contenute nelle leggi 28 giugno 1991, n. 208 e 19 ottobre 1998, n. 366; nella legge regionale 17 aprile 1990, n. 33; nella deliberazione della Giunta regionale 26 maggio 1997, n. 85 - 19500. Il Comune puo' dettare nel regolamento edilizio anche specificazioni di materiali e finiture con i quali realizzare tracciati ed arredi delle piste.
[33] Istruzioni Gli spazi pubblici nei quali e' prescritta la formazione di portici o di "pilotis" sono individuati negli strumenti urbanistici generali ed esecutivi vigenti nel Comune; qualora le fattispecie non risultassero presenti o ammesse, il presente articolo puo' essere soppresso. Il Comune deve completare i commi 1 e 2 fissando le misure consentite e puo' introdurre specifiche prescrizioni per zone particolari del territorio. Il Comune deve indicare, nel proprio Regolamento d'Igiene, i parametri ai quali devono essere riferite le superfici aeroilluminanti dei locali porticati, prevedendo l'adozione di misure compensative dell'ombra proiettata dal portico sulla superficie finestrata.
[34] Istruzioni E' facolta' del Comune escludere specifiche tipologie costruttive e specifici materiali impiegati per la realizzazione dei manufatti in argomento.
[35] Istruzioni E' facolta' del Comune non rendere obbligatoria l'installazione del semaforo per regolare gli accessi alle rampe negli edifici residenziali mono e bifamiliari. Le misure riportate nei commi 3, 4, 5, sono fornite a titolo esemplificativo e possono essere modificate dal Comune in relazione alle esigenze locali; in ogni caso, debbono essere rispettate le prescrizioni di sicurezza antincendi, cfr.: D.M. 1 febbraio 1986. I riferimenti normativi di cui al comma 6 sono il D.M. 14 giugno 1989, n. 236 e il D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503.
[36] Istruzioni Il Comune completa il comma 3 modificandolo ed integrandolo, se del caso: il Comune puo' quindi escludere alcune delle opzioni espresse alle lettere a), b), c), d) ed introdurne altre (v. lett. e). Il Comune deve completare i commi 5, 6, 8 e puo' introdurre specifiche prescrizioni per zone particolari del territorio. I riferimenti normativi di cui al comma 10 sono i testi del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e del suo regolamento di esecuzione e di attuazione, D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495.
[37] Istruzioni Il Comune deve completare il comma 2, indicando le misure consentite. Per l'ottemperanza alle disposizioni di cui al comma 3, e' opportuno che il Comune rediga elenchi di materiali e di coloriture ammesse, differenziandoli secondo le caratteristiche di zona.
[38] Istruzioni Il Comune puo' integrare il presente articolo con l'aggiunta di fattispecie particolari, la cui introduzione sia motivata da ragioni di pubblica utilita'.
[39] Istruzioni Comma 4: la ratio del comma deriva dalla considerazione che il soppalco e' interposto in un ambito del quale non modifica ne' il volume ne' l'altezza interna; pertanto, la sua superficie di calpestio rientra nel computo globale della superficie utile lorda, ma non ha relazione con le misure dei parametri menzionati e non deve quindi essere considerata quando, con procedimento inverso, si ricava l'altezza del piano in cui il soppalco e' realizzato, dividendo il volume per la superficie utile lorda del piano stesso.
[40] Istruzioni Il Comune deve completare il comma 2 con le misure richieste e deve, in particolare, fissare il valore del rapporto indicato alla lettera a).
[41] Istruzioni Le misure riportate nei commi 3, 4, 5, 7, sono fornite a titolo esemplificativo e possono essere modificate dal Comune in relazione alle esigenze locali. Al comma 7, l'illuminamento medio non deve risultare inferiore a 4 lx (lux).
[42] Istruzioni Il Comune puo' introdurre norme aggiuntive per disciplinare particolari fattispecie; in particolare, possono essere prescritte norme specifiche per elementi costruttivi simili, quali balconi, verande, logge, ecc..
[43] Istruzioni Comma 2: cfr., ad es., Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 494, artt. 4 e 5. Comma 3: i riferimenti normativi sono i testi del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, ed il testo del suo regolamento di esecuzione e di attuazione, D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495; le disposizioni in materia antinfortunistica e di igiene del lavoro vigenti e le relative procedure.
[44] Istruzioni - Per quanto prescritto al comma 1, v. art. 4 della L. 28 febbraio 1985 n. 47. - Il cartello puo' riportare altre indicazioni oltre a quelle contenute nel comma 1: ad esempio, i nominativi dei progettisti degli impianti tecnologici e dei coordinatori per la progettazione e per l'esecuzione dei lavori (v. Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 494).
[45] Istruzioni - Per quanto concerne i cantieri che interessano le carreggiate stradali, valgono le norme dettate all'art. 21 del "Nuovo Codice della Strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e all'art. 40 del suo regolamento di esecuzione e di attuazione, D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495. - E' facolta' del Comune inserire prescrizioni particolari per quanto concerne l'inserimento ambientale delle recinzioni dei cantieri. 7. L'Amministrazione Comunale, previo consenso del concessionario, ha facolta' di servirsi delle recinzioni prospettanti su spazi pubblici per le pubbliche affissioni, senza che sia dovuto per tale uso alcun corrispettivo. 8. Per gli interventi edilizi che richiedono lavori di durata non superiore a 10 giorni, la delimitazione del cantiere puo' assumere una configurazione semplificata da definirsi, caso per caso, secondo le prescrizioni del Comune. 9. In caso di violazione delle norme di cui ai commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8 del presente articolo si applica il disposto dell'ultimo comma del precedente articolo 61.
[46] Istruzioni - I riferimenti normativi specifici per quanto concerne le prescrizioni di sicurezza e di salute per i cantieri sono: - il Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 493, assunto in attuazione della Direttiva 92/58/CEE; - il Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 494, assunto in attuazione della direttiva 92/57/CEE. - E' facolta' del Comune prescrivere particolari sistemi di protezione dei ponteggi anche in funzione della salvaguardia dell'immagine urbana; parimenti il Comune puo' prescrivere l'attivazione di sistemi antifurto.
[47] Istruzioni - Il riferimento normativo di cui al comma 1 e' il D.M. 11 marzo 1988, punti D8 e G3. - I riferimenti normativi di cui al comma 6 sono il Decreto Legislativo 15 agosto 1991, n. 277 e la Legge 27 marzo 1992, n. 257.
[48] Istruzioni - Il riferimento normativo di cui al comma 1 e' la legge 1 giugno 1939, n. 1089. - Il riferimento normativo di cui al comma 2 e' l'art. 5 del D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803.
[49] Istruzioni - L'inserimento di questa norma nel regolamento non e' obbligatorio: il testo proposto, se inserito, non e' pero' modificabile.
[50] Istruzioni - La procedura per il rilascio di concessione in deroga si ricava dal complesso di disposizioni costituito dagli articoli 3 della legge 21 dicembre 1955, n. 1357, 41 quater della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e s.m.i., 7 secondo comma della legge 22 ottobre 1971, n. 865 e del D.P.R. 15 gennaio 1972, n. 8 e dalle istruzioni fornite con circolare P.G.R. 30 dicembre 1991, n. 21/URE, pubblicata sul B.U.R. n. 2 del 8 gennaio 1992. - Il Comune puo' non ammettere l'esercizio della facolta' di deroga (sopprimendo quindi il presente articolo) od anche introdurre disposizioni atte a limitarne l'applicazione ad alcune fattispecie puntualmente individuate (modificando ed integrando il presente articolo).