Proposta di legge regionale n. 296 presentata il 05 dicembre 2023
Istituzione e disciplina del Registro regionale dei Comuni con prodotti De. Co.

Art. 1. 
(Finalita')
1. 
La Regione Piemonte, in armonia con quanto disposto dalla legge 8 giugno 1990, n. 142 , dal D.lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 , dall' articolo 8 dello Statuto regionale , nonché dall' articolo 2, comma 1 lettera c) della legge regionale 1 agosto 2018, n. 11 , che indica tra le finalità delle politiche culturali regionali la loro integrazione con la valorizzazione del patrimonio enogastronomico regionale, incentiva e valorizza l'istituzione delle denominazioni comunali, di seguito denominate De.Co., quale strumento efficace per promuovere la salvaguardia delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche territoriali, dell'artigianato, della biodiversità, nonché di difesa della storia, delle tradizioni e saperi locali e per contribuire alla promozione delle specificità storico-culturali di un determinato territorio.
2. 
Nel rispetto della piena tutela delle indicazioni geografiche, come prevista dall'articolo 13 del Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012, n. 1151, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari e dall'articolo 103 del Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, n. 1308, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, la presente legge promuove la conoscenza, mediante il Registro regionale di cui all' articolo 3 , dei Comuni con prodotti De.Co. istituiti e disciplinati ai sensi del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali). I metodi di comunicazione di tale conoscenza sono strutturati in modo da non interferire negativamente con gli scopi e con l'ambito di applicazione del sistema comunitario di tutela DOP, IGP e STG.
3. 
Non possono essere inclusi nel Registro regionale De. Co. i prodotti interessati da indicazioni geografiche (DOP - IGP- STG), nonché i prodotti inseriti nell'elenco di cui all' articolo 8 del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173 (Disposizioni in materia di contenimento dei costi di produzione e per il rafforzamento strutturale delle imprese agricole, a norma dell'articolo 55, commi 14 e 15, della L. 27 dicembre 1997, n. 449 ). Nel caso di riconoscimento europeo di un prodotto De.Co., nonché in caso di iscrizione nell'elenco di cui al predetto articolo 8 del D.Lgs. 173/1998 la denominazione De.Co.decade automaticamente.
Art. 2. 
(Definizioni)
1. 
Ai sensi della presente legge si intende per:
a) 
De.Co.: la Denominazione comunale, deliberata dal Comune, tramite apposita delibera di Giunta comunale e contrassegnata dal Sindaco, che attesta il legame fortemente identitario di un prodotto con quel territorio comunale. La De.Co. non rappresenta un marchio di qualità o di certificazione, ma una denominazione con funzione ricognitiva ai fini della valorizzazione identitaria di un prodotto tipico espressione delle tradizioni locali di un territorio;
b) 
Prodotto De.Co.: un prodotto agroalimentare o gastronomico, artistico ed artigianale, una ricetta, ma anche un prodotto ad alto valore storico della tradizione locale, una festa, una fiera, una sagra oppure una tecnica particolare di coltivazione, allevamento o di pesca, caratteristica del territorio;
c) 
Registro regionale De.Co.: il documento nel quale sono iscritti i prodotti tipici ad alto valore storico della tradizione locale di ogni singolo Comune, nonché i soggetti di diritto pubblico e privato, in forma individuale o collettiva, che effettuano le produzioni tradizionali;
d) 
Regolamento di iscrizione al Registro regionale De.Co.: il riferimento orientativo per i Comuni, al fine di realizzare percorsi e procedure omogenee nell'attribuzione delle De.Co. nonché una guida per l'iscrizione dei Comuni e delle De.Co. al relativo Registro regionale, sulla base di quanto disposto dall' articolo 3 .
Art. 3. 
(Registro regionale dei Comuni con prodotti De.Co.)
1. 
È istituito il Registro regionale dei Comuni con prodotti De.Co., di seguito denominato Registro, all'interno del quale sono iscritti i Comuni e i relativi prodotti De.Co. che hanno ottenuto la denominazione, nonché i soggetti di diritto pubblico e privato in forma individuale o collettiva, che effettuano le produzioni a denominazione comunale, con ogni notizia utile all'individuazione delle speciali caratteristiche dei prodotti, della localizzazione e dell'estensione della zona di produzione, nonché dell'epoca nella quale la stessa risulta avviata, ad opera di chi e da chi è proseguita.
2. 
II Registro regionale De.Co. ha un ambito di operatività strettamente regionale e non costituisce restrizione alla libera circolazione delle merci nel mercato comune, ai sensi dell'articolo 28 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea, salvo che non ricorrano i presupposti per l'applicazione dell'articolo 30 del Trattato.
3. 
Ferma restando la facoltà di riconoscere prodotti De.Co. da parte dei Comuni mediante apposita delibera del competente organo comunale, la Regione procede all'istituzione di un logo distintivo del Registro quale strumento di valorizzazione e identificazione e ne mantiene la titolarità dell'uso.
4. 
I soggetti iscritti al Registro di cui al comma 1 possono esporre il logo distintivo e farne uso nella propria attività pubblicitaria, secondo le modalità stabilite dalla Regione con il regolamento di cui all' articolo 7 .
5. 
Il Registro è tenuto dalla Giunta regionale con l'impiego delle risorse umane e strumentali di cui alla Direzione regionale competente.
6. 
La Giunta regionale, con il regolamento di cui all' articolo 7 , provvede a:
a) 
individuare la Direzione regionale interessata alla tenuta del Registro;
b) 
definire le sezioni e i campi informativi del Registro;
c) 
individuare le modalità, anche elettroniche, di tenuta del Registro;
d) 
definire le procedure per la formazione e per l'aggiornamento del Registro e il Regolamento di iscrizione di cui all' articolo 4 ;
e) 
fornire forma grafica al logo del Registro e stabilire le regole per la sua concessione;
f) 
definire le modalità di diffusione informativa del Registro.
Art. 4. 
(Modalità di iscrizione al Registro)
1. 
La Regione, al fine di offrire orientamenti per i Comuni che intendono riconoscere prodotti De.Co. sul proprio territorio di competenza e previa definizione di un sistema di armonizzazione, di raccordo automatico e di semplificazione con il Regolamento tipo elaborato dall'Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI) detta altresì, con il regolamento di cui all' articolo 7 , le norme relative alla iscrizione al Registro di cui all' articolo 3 e in particolare:
a) 
definisce gli adempimenti formali per l'iscrizione dei prodotti De.Co. nel Registro;
b) 
definisce i requisiti minimi ai fini dell'iscrizione dei prodotti al Registro;
c) 
definisce gli ambiti di possibile conflitto con le Produzioni agroalimentari tradizionali (PAT), DOP e IGP nel caso di concomitanza di riconoscimento e le modalità di superamento dello stesso;
d) 
propone caratteri tecnici e dimensionali standard per i singoli loghi dei prodotti De.Co.;
e) 
propone, in collaborazione con ANCI i modelli di disciplinari per i prodotti che intendono perseguire il riconoscimento della denominazione De.Co.;
f) 
detta le disposizioni per l'iscrizione di prodotti De.Co. già riconosciuti e disciplinati dai singoli Comuni alla data di entrata in vigore della presente legge.
Art. 5. 
(Coordinamento regionale dei Comuni De.Co.)
1. 
La Regione Piemonte, al fine di ottenere sinergie e una migliore conoscenza dei Comuni che hanno riconosciuto prodotti De.Co. sul proprio territorio di competenza, promuove l'istituzione di un Coordinamento regionale dei Comuni De.Co..
2. 
Nel regolamento di cui all' articolo 7 si definisce anche:
a) 
la sede del Coordinamento regionale dei Comuni De.Co.;
b) 
gli adempimenti formali per l'iscrizione dei Comuni al Coordinamento regionale dei Comuni De.Co.;
c) 
gli obiettivi e le modalità di funzionamento;
d) 
gli strumenti indispensabili per incentivare la collaborazione tra i Comuni aderenti, nonché la cooperazione tra i Comuni e la Regione.
3. 
Il Coordinamento è aperto ad ogni Comune della Regione Piemonte che può farne parte sottoscrivendo per adesione il regolamento, ferma restando l'indipendenza e l'autonomia di ciascuna amministrazione comunale nel perseguimento delle proprie finalità regolamentari.
Art. 6. 
(Promozione dei prodotti De.Co.)
1. 
La Regione, nel perseguire le finalità della presente legge, considera i prodotti De.Co., iscritti nel rispettivo Registro regionale, unitamente alle produzioni tradizionali e tipiche di qualità certificata, testimonianza del territorio piemontese da valorizzare attraverso le manifestazioni promozionali e la comunicazione organizzata della Regione.
2. 
La Regione assicura alle produzioni De.Co., iscritte nel rispettivo Registro regionale, sostegno, anche economico, visibilità e azioni di divulgazione attraverso gli strumenti informativi, anche tramite le ATL competenti per territorio nonchè tramite il portale regionale istituzionale, in una sezione appositamente dedicata.
3. 
Nel pieno rispetto delle normative nazionali e comunitarie, la Regione promuove, anche attraverso contributi economici, iniziative di sostegno per le filiere che integrano e promuovono i prodotti De.Co.
Art. 7. 
(Regolamento)
1. 
La Giunta regionale, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, acquisito il parere della Commissione consiliare competente e dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI), adotta apposito regolamento di attuazione per disciplinare le modalità di applicazione dell' articolo 3 , commi 4 e 6, articolo 4, comma 1 e articolo 5, comma 2 .
2. 
Il regolamento è aperto ai produttori degli Stati membri dell'Unione europea e si basa sul legame storico e l'importanza dei prodotti per la comunità e il territorio.
3. 
II regolamento, altresì, opera nel rispetto dell' articolo 117, comma 1, della Costituzione , relativamente alla puntuale applicazione degli articoli 34, 35 e 36 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea.
Art. 8. 
(Clausola valutativa)
1. 
Il Consiglio regionale esercita il controllo sull'attuazione della presente legge e ne valuta i risultati in termini di valorizzazione dei prodotti De.Co. sul territorio regionale.
2. 
Per le finalità di cui al comma 1 , la Giunta regionale trasmette al Consiglio regionale una relazione con cadenza annuale contenente dati e informazioni di dettaglio riguardanti:
a) 
i Comuni inseriti nel Registro regionale De. Co., i relativi prodotti De.Co., nonché ogni altra informazione, ai sensi di quanto previsto dall' articolo 3, comma 1 ;
b) 
le azioni di promozione e di valorizzazione dei prodotti De.Co. messe in atto nell'anno di riferimento.
3. 
Il Consiglio regionale può promuovere forme di valutazione partecipata della presente legge, coinvolgendo i soggetti attuatori e i destinatari degli interventi previsti.
4. 
La Giunta regionale rendepubblici i risultati dell'attività di controllo e di valutazione della presente legge e ne cura la divulgazione, anche attraverso il sito internet istituzionale.
Art. 9. 
(Norma finanziaria)
1. 
In fase di prima applicazione, agli oneri derivanti dell'attuazione della presente legge, quantificati in complessivi 110.000,00 di euro in spesa corrente di cui 10.000,00 per il 2023 e 50.000,00 per ciascuna delle annualità 2024 e 2025 si fa fronte con le risorse stanziate all'interno della Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", Programma 16.01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio regionale di previsione 2023- 2025.
2. 
Al finanziamento delle finalità e degli interventi di cui alla presente legge possono concorrere risorse europee, statali e regionali, per quanto compatibili.
3. 
Per gli anni successivi al 2025, agli oneri di cui alla presente legge si fa fronte con le risorse stanziate annualmente con la legge di bilancio, ai sensi dell' articolo 38, comma 1 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 ).